Melfi-Amazio 4et

 

 

Singolare quartetto, che sceglie di cimentarsi con composizioni storiche del repertorio classico napoletano, allargando poi il tutto a famosi brani della musica leggera italiana. Il repertorio è ripensato in forma e stile jazzistico senza tralasciare la componente melodica che ha sempre contraddistinto la musica napoletana e quella italiana in genere. 

Sonorità innovative, groove accattivanti al servizio dell’interplay e della musica improvvisata.

Peculiarità della formazione è la presenza costante dell’interscambio dei ruoli dei musicisti, creando sorprese e incredulità nell’ascoltatore.

 

 

 

 

Pino Melfi                  trumpet

 

Enzo Amazio             guitar 

 

Domenico Andria      bass

 

Igor Caiazza              drums

 

 

 

 

 

 

Melfi-Amazio quartet 

 

Singular quartet, which chooses to try its hand at historical compositions from the classical Neapolitan repertoire, then extending everything to famous pieces of italian pop music. The repertoire is rethought in jazz form and style without 

 neglecting the melodic component that has always characterized Neapolitan and Italian music in general.

 Innovative sounds, captivating grooves at the service of interplay and improvised music. A peculiarity of the formation is the constant presence of the interchange of roles of the musicians, creating surprises and disbelief in the listener.

 

 

 

Pino Melfi                  trumpet

 

Enzo Amazio             guitar

 

Domenico Andria      bass

 

Igor Caiazza              drums

 

 

 

 



BORDER SOCIETY   An African Experience

Dall'Africa c'è sempre qualcosa di buono (Ex Africa semper aliquid novi ) Plinio il Vecchio I sec. d.c.

 

La musica afro-beat/afro-jazz affonda le sue radici nei ritmi e nei canti tradizionali delle diverse etnie del continente africano, realizzando un particolare connubio fra questi, i suoni blues, nk e jazz.

I Border Society, la cui anima trae vigore proprio da una spiccata empatia per la musica afro, interpretano l'eredità musicale trasmessa dai fondatori dell'afro-beat cercando di veicolare, al tempo stesso, un messaggio a favore dell'uguaglianza e della fratellanza.

Il repertorio, costituito da brani editi e brani originali della band, fortemente suggestivo, propone un sound in grado di coinvolgere la mente e il corpo di ogni ascoltatore, così che diversi cuori convergano in un unico battito.

 

La band: Lorenzo Zitoli (bass) - Nicola Lopane (drums) - Giovanni Antonino (percussion) - Giuseppe Mazzilli (guitar) - Pietro Lomuscio (piano) - Jhonny Grieco (sax ten) - Angelo Manicone (sax bar) - Pino Melfi (trumpet)

 

https://www.facebook.com/bordersocietygroup/

https://www.youtube.com/watch?v=kNf7JwZWpw8&ab_channel=TIMELINEaudiovisivi

 

 

 

BORDER SOCIETY An Africa Experience

There is always something good from Africa (Ex Africa semper aliquot novi) Plinio il Vecchio I sec. d.c.

 

Afro-beat/Afro-jazz music has its roots in the traditional rhythms and songs of the different ethnic groups of the African continent, creating a particular union between these, the blues, nk, and jazz sounds.

The BORDER SOCIETY, whose soul draws strength from a marked empathy for afro music, interpret the musical heritage transmitted by the founders of afro-beat trying to convey, at the same time, a message in favor of equality and brotherhood.

The strongly suggestive repertoire, made up of published songs and original songs by the band, offers a sound capable of involving the mind and body of every listener, so that different hearts converge in a single beat.

The band: Lorenzo Zitoli (bass) - Nicola Lopane (drums) - Giovanni Antonino (percussion) - Giuseppe Mazzilli (guitar) - Pietro Lomuscio (piano) - Jhonny Grieco (sax ten) - Angelo Manicone (sax bar) - Pino Melfi (trumpet)

 

https://www.facebook.com/bordersocietygroup/

https://www.youtube.com/watch?v=kNf7JwZWpw8&ab_channel=TIMELINEaudiovisivi 

 








 

P.Melfi/G.Aula duo nasce
dal desiderio di P. Melfi di collaborare e confrontarsi con il pianista lucano 
(di nascita ma proveniente dalle scene internazionali di Minneapolis, Berlino, New York e Lisbona), su un terreno essenziale quale può essere il duo.

Duo inedito che trova il suo baricentro stilistico tra autori decisamente moderni, anzi meglio si deve dire contemporanei: da Tom Harrell a Chick Corea, da Steve Swallow a Jim Hall. Materiali che ben si sposano con la scrittura dello stesso Giacomo Aula, la cui penna oscilla fra brani più tradizionali a forme estese dall'approfondita architettura armonico-melodica.

Il repertorio del duo presenta quindi in massima parte tali autori ma non mancano -nota di colore aggiuntivo- incursioni nel repertorio di Bill Evans come pure - opportunamente rielaborate- strutture di forma canzone nei teatri di Broadway primo fra tutti Jimmy Van Heusen.

 

 

 

Pino Melfi/G.Aula duo is born from the desire of P.Melfi to collaborated compare with the lucanian pianist (by birth but coming from the international scenes of Minneapolis, Berlin, New York and Lisbon), on an essential terrain such as the duo. Unpublished duo that finds its stylistic cheating center among decidedly modern authors, or rather, we must say contemporary authors: from Tom Harrell to Chick Corea, from Steve swallow to Jim Hall. Materials that marry well with the writing of Giacomo Aula himself, whose pen oscillates between more traditional pieces and extended forms with an in-depth harmonic-melodic architecture. The repertoire of the duo therefore presents for the most part these authors but there is no shortage-note of additional color-forays into the repertoire of Bill Evans as well as, opportunely reworked, song like structures in Broadway theaters, first of all Jimmy Van Heusen.

 

LYKOS
La band è una formazione di musica jazz sperimentale, che trova connessione tra le musiche del Mediterraneo, il jazz afroamericano e le composizioni originali. Il tutto si  fonde in un risultato mai scontato...

  • Angelo Manicone sax
  • Pino Melfi trumpet 
  • Domenico Saccente piano/fisa
  • Nico Andrulli bass
  • Francesco d'Alessandro drums
     

 

 

 

 

Lykos
The band is an experimental jazz music formation, which finds connection between the music of the Mediterranean, African American jazz and original compositions. Everything blends into a never predictable result...

  • Angelo Manicone sax
  • Pino Melfi trumpet 
  • Domenico Saccente piano/fisa
  • Nico Andrulli bass
  • Francesco d'Alessandro drums
     

INTERACT 5et

 

“Grandi trombe del jazz, ma dalla vita breve o complicata”

 

 Singolare dedica che Pino Melfi, trombettista lucano, ha appiccicato al suo progetto musicale.

Omaggio alle grandi trombe dalla vita breve o complicata: personaggi come Clifford Brown, Lee Morgan, Fats Navarro sono morti giovanissimi eppure hanno lasciato una traccia incancellabile nella storia del jazz. Provate a immaginare che cosa avrebbero fatto se fossero vissuti più a lungo.

Grandi, insomma, quanto sfortunati, e nella lista c’è, fra i tanti,  anche Chet Baker che precipitò (?) da una finestra ad Amsterdam all'età (non giovanissima ma neppure avanzata) di 59 anni vissuti, tra l'altro, con diverse parentesi buie.

In scaletta, dunque, brani che rappresentano pietre miliari del jazz. Brani scelti però non a caso, brani legati da un nesso particolare perché raccontano la storia un po' triste e molto straordinaria di alcuni grandi trombettisti che, pur in breve tempo, hanno scritto pagine memorabili del jazz. 

 

 

Pino Melfi  trumpet

 

Giulio Martino sax

 

Francesco Marziani Piano

 

Marco de Tilla double bass

 

Massimo del Pezzo drums

 

 

 

 

 

 

Interact  5et

 

"Great trumpeters of jazz, but with a short or complicated life"

 

Singular dedication that Pino Melfi, trumpeter from Basilicata, has stuck to his musical project.

 

Tribute to the great trumpeters with a short or complicated life: characters such as Clifford Brown, Lee Morgan, Fats Navarro died very young and yet they left an indelible trace in the history of jazz. Just immagine what they would have done if they had lived longer.

 

Big, in short, how unfortunate, and in the list there is, among many, also Chet Baker who fell (?) from a window in Amsterdam at the age (not very young but not advanced) of 59 years lived, among other things, with several dark brackets.

 

In the lineup, therefore, songs that represent milestones of jazz. Songs chosen, however, not by chance, songs linked by a particular connection because they tell the somewhat sad and very extraordinary story of some great trumpet players who, even in a short time, have written memorable pages of jazz.

 

 

Pino Melfi trumpet

 

Giulio Martino sax

 

Francesco Marziani piano

 

Marco De Tilla double bass

 

Massimo del Pezzo drums

 

 

 

 

Reflections

 

sui culti liturgici lucani

 

 

Lavorare sulle musiche ascoltate per anni durante l’attività concertistica, ponendo particolare attenzione alla poliritmia ed ai tempi dispari inconsciamente creati, le sonorità, la modalità sviluppata nel jazz da Miles Davis e agevolmente e tranquillamente utilizzata nei canti in questione, la ritualità dell’utilizzo nelle processioni o nei momenti più sentiti…è stata un’idea che mi ha sempre intrigato.

Da qui il progetto:

 

Comporre brani prendendo spunto ed elaborando i

 

principali canti dei culti religiosi lucani.

 

 

 Il canto di San Rocco di Tolve, della Madonna di Viggiano, San Donato da Ripacandida, Santo Egidio di Latronico, La Madonna del Carmine di Avigliano, la Madonna di Anglona di Tursi.

 

 

 Con un organico originale composto da musicisti di varia estrazione artistica, l’obiettivo è creare un repertorio da concerto con brani che hanno al loro interno citazioni dei canti sopra citati, dando vita ad un’idea musicale unica ed accattivante. Non musica religiosa, ne popolare, non musica colta ne jazz o classica, ma un insieme di vari generi che si intersecano attraverso le peculiarità dei vari musicisti coinvolti nel progetto.

 

 

 

Pino Melfi (tromba) 

 

Davide Cervellino (chitarra) 

 

Marco Pezzenati (vibrafono) 

 

Marco de Tilla (contrabbasso)

 

Giovanni Imparato (percussionista e voce) 

 

 

 

 

 

 

 

 

REFLECTIONS

 

on Lucanian liturgical cults

 

 

 

Working on the music listened to for years during the concert activity, paying particular attention to polyrhythm and

 

unconsciously created odd tempos, the sounds, the modality developed in jazz by Miles Davis and easily and quietly

 

used in the song in question, the rituality of use in processions or in the most heartfelt moments... it was an idea that

 

has always intrigued me.

 

Hence the project: 

 

Compose songs taking inspiration and elaborating the main songs of Kucanian religious cults.

 

The song of San Rocco of Tolve, of the Madonna of Viggiano, San Donato of Ripacandida, Santo Egidio of Latronico,

 

the Madonna del Carmine of Avigliano, the Madonna of Anglona of Tursi.

 

 

 

 

With an original staff composed of musicians from various artistic backgrounds, the goal is to create a concert

 

repertoire with songs that contain quotes from the songs mentioned above, giving life to a unique and captivating

 

musical idea. Not religious or popular music, not cultured music or jazz or classical, but a set of various genres that

 

intersect through the peculiarities of the various musicians involved in the project.

 

 Pino Melfi (trumpet) 

 

Davide Cervellino (guitar) 

 

Marco Pezzenati (vibraphone) 

 

Marco de Tilla (double bass)

 

Giovanni Imparato (percussion and voice) 

 Vico San Gennaro Jazz 5et

"Tutte le strade portano a Napoli"

 

Enzo Amazio                     guitar

Bruno Persico                   piano

Pino Melfi                          trumpet

Gennaro Di Costanzo     bass

Enzo De Rosa                    drums

 

Il titolo del Progetto "Tutte le strade portano a Napoli" nasce dall'idea di dedicare tutti i brani a strade tipiche di Napoli, come a voler indicare la loro comune appartenenza pur esprimendo colore e carattere diversi. Sintetizza la natura diversa degli autori ed il loro modo di esprimersi, una musicalità che però si fonde e si alimenta a vicenda, avendo una matrice comune. Chi vive a Napoli comprende facilmente come le diverse strade della città o i diversi quartieri, esprimano suoni, immagini e persino odori, emozioni ed ispirazioni diverse. La traduzione in musica delle emozioni, da sempre, spetta agli artisti, in questo caso autori ed interpreti di se stessi.

 

 

 

 Vico San Gennaro Jazz 5et

"Tutte le strade portano a Napoli"

 

Enzo Amazio                     guitar

Bruno Persico                   piano

Pino Melfi                          trumpet

Gennaro Di Costanzo     bass

Enzo De Rosa                    drums

 

The title of the Project "All roads lead to Naples" comes from the idea of dedicating all the pieces to typical streets of Naples, as if to indicate their common belonging while expressing different color and character.

It summarizes the different nature of the authors and their way of expressing themselves, a musicality that however blends and feeds each other, having a common matrix. Those who live in Naples easily understand how the different streets of the city or the different neighborhoods express different sounds, images and even smells, emotions and inspirations. The translation of emotions into music has always been up to the artist, in this case authors and performer of themselves.

 

 Jack&Rozz

 

A.Tedesco/P.Melfi 5tet

Si tratta di arrangiamenti di famose canzoni rock, in carattere jazz  che scaturiscono partendo da cellule tematiche riconoscibili, e stravolgendo a volte la metrica del pezzo ed altre il sound e l'armonia stessa del brano.

Tutti noi proveniamo da esperienze di vario genere, ma con un unica chiave di lettura, il jazz. E da questo linguaggio che partiamo per sviluppare ed elaborare i vari pezzi di carattere rock. Gli intrecci, i timbri contrastanti e le dinamiche la fanno da padrone, come i cambi di tempo e ritmi che stravolgono quasi completamente il carattere originale del pezzo trasformandolo continuamente.

 

Il Jack&Rozz è il rock a modo nostro, brani ascoltati negli anni passati, che oggi per noi hanno altre caratteristiche. 

 

 

Pino Melfi                      trumpet

Alessandro Tedesco    trombone

Giovanni Francesca     guitar

Aldo Capasso                 bass

Giampiero Franco         drum

 

 

 

Jack&Rozz

 

A.Tedesco/P.Melfi 5et these are arrangements of famous rock songs, in a jazz character that spring from recognizable thematic cells, and at times distorting the metrics of the piece and at other times the sound and harmony of the song itself. We all come from various kinds of experiences, but with a single interpretation, jazz. It is from this language that we start to develop and elaborate the various pieces of rock character. The intertwining, the contrasting timbres and the masters, as are the changes of time and rhythms that almost completely distort the original character of the piece, transforming it continuously.

 

Jack&Rozz is rock in our way, songs we listened to in the past years, which today have other characteristics for us.

 

Pino Melfi                      trumpet

Alessandro Tedesco    trombone

Giovanni Francesca     guitar

Aldo Capasso                 bass

Giampiero Franco         drum

ARRENBI’ – Piccoli concerti senza orchestra

 

 Il progetto Arrenbì da un’idea di Fabio Caruso (voce e strumenti percussivi) e Pasquale Ninni (chitarra acustica e cori) con la collaborazione di Pino Melfi (tromba)

Sfruttando lo stile chitarristico di Pasquale Ninni, che inserisce all’interno di sonorità e dinamiche tipiche del rock anche tecniche polifoniche dello stile classico, la voce “blues” potente e graffiante di Fabio Caruso e lo splendido sound poliedrico di Pino Melfi, l’idea di base dei tre musicisti è quella di affrontare il repertorio a loro più congeniale, rivisitandolo in chiave strettamente acustica e spesso riarrangiandolo in maniera personale.

Gli Arrenbì presentano nel loro repertorio alcuni dei più grandi capolavori della musica rock, blues e soul, con particolare attenzione agli anni ’60-’70 ed ’80.

Obiettivo degli Arrenbì è quello di esprimersi attraverso un sound mai banale  ed uno spirito sempre nuovo ad ogni concerto.  

 

 

 

 

 

ARRENBì - Small concerts without orchestra

  

  The Arrenbì project from an idea by Fabio Caruso (voice and percussion instruments) and Pasquale Ninni (acoustic guitar and choirs) with the collaboration of Pino Melfi (trumpet) Taking advantage of the guitar style of Pasquale Ninni, who inserts polyphonic techniques of the classic style into the sounds and dynamics typical of rock, the powerful and biting "blues" voice of Fabio Caruso and the splendid multifaceted sound of Pino Melfi, the idea basic of the three musicians is to face the repertoire most congenial to them, revisiting it in a strictly acoustic key and often rearranging it in a personal way. The Arrenbì present in their repertoire some of the greatest masterpieces of rock, blues and soul music, with particular attention to the 60s-70s and 80s. Arrenbì's goal is to express themselves through a never banal sound and an ever new spirit at each concert.

 STABAT MATER in Jazz

 

Con musicisti straordinari un progetto straordinario. 

Lo "STABAT MATER" in Jazz è un progetto che Pino Iodice e Giuliana Soscia portano avanti da un po e da marzo in poi verrà presentato con questo nuovo organico e con nuovi arrangiamenti, facendone un lavoro ancora più particolare ed interessante. Le interpretazioni di Giuliana Soscia ed i Tamburi rituali (Batà) di Giovanni Imparato risuoneranno nelle vostre orecchie, mescolandosi al Jazz che scaturirà dalla formazione tutta.

 

PINO IODICE

GIULIANA SOSCIA  

GIOVANNI IMPARATO

PINO MELFI  

ATTILIO ZANCHI

 

 

 

 

 

 

 

 

STABAT MATER in Jazz

With extraordinary musicians an extraordinary project. The "STABAT MATER" in Jazz is a project that Pino Iodice and Giuliana Soscia have been carrying out for a while and from March onwards it will be presented with this new staff and with new arrangements, making it an even more particular and interesting work. The interpretations of Giuliana Soscia and the Ritual Drums (Batà) by Giovanni Imparato will ring in your ears, mixing with the Jazz that will spring from the whole formation.

 

PINO IODICE

 

GIULIANA SOSCIA

 

GIOVANNI IMPARATO

 

PINO MELFI

 

ATTILIO ZANCHI

 RE-PLAYNG J.C. - PINO MELFI 4tet

special guets NICO GORI

 

Trumpet  - Arranger: Pino Melfi

Vibraphone: Marco Pezzenati

doubleBass: Renato Grieco

Drum: Stefano Costanzo

SPECIAL GUEST: NICO GORI

 

Risuonando J. Coltrane, prendendo in considerazione

 

non il suo aspetto mistico, ne tantomeno la sua arditezza armonica, bensi i suoi temi.

 

Il progetto è concepito su alcuni brani scritti dal grande sassofonista divenuti da sempre degli standards, ed in quanto

 

tali, utilizzabili per esser manipolati, riarrangiati, reinterpretati.

 

 

 

 

 

RE-PLAYNG J.C. - PINO MELFI 4tet

special guets NICO GORI

 

Trumpet  - Arranger: Pino Melfi

Vibraphone: Marco Pezzenati

doubleBass: Renato Grieco

Drum: Stefano Costanzo

SPECIAL GUEST: NICO GORI

 

 

Re-playng J.Coltrane, considering not its mystical aspect, nor its harmonic daring, but its themes. The project is

 

conceived on some pieces written by the great saxophonist which have always become standards, and in what such,

 

usable to be manipulated, rearranged, reinterpreted.